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Nuda proprietà: una casa per due… vantaggi per tutti

Impennata di vendite in nuda proprietà. Lo ha riportato La Stampa nelle scorse settimane evidenziando che il contesto di incertezza economica ha convinto sempre più proprietari, a partire dal primo semestre del 2022, a scegliere questa specifica soluzione del mercato immobiliare che può portare diversi vantaggi sia per chi vende sia per chi compra.

 

Cosa significa nuda proprietà?

In sostanza il venditore dell’immobile cede la proprietà dello stesso al compratore ma mantiene il diritto di vivere nella casa vita natural durante (salvo diversi accordi) evitando di dover ricorrere ad un altro acquisto, relativo trasloco e cambio di abitudini. Il valore dell’alloggio sarà, però, inferiore a quello di mercato ma il venditore/usufruttuario avrà il denaro immediatamente nelle proprie disponibilità senza dover cercare una diversa soluzione abitativa (affitto-acquisto).
Il valore viene definito in base alla tabella con i coefficienti di calcolo dell’usufrutto dell’Agenzia delle Entrate.

 

Più dell’80% di chi vende la nuda proprietà – generalmente parliamo di over 65 – lo fa per questioni economiche, per integrare la pensione, garantirsi tranquillità economica, sostenere i figli nelle spese. Chi compra, invece, lo considera un vero e proprio investimento a medio-lungo termine (82%): acquisire l’immobile ad un prezzo più contenuto rispetto al valore di mercato, infatti, consente di generare, col tempo e una volta che l’alloggio si sia liberato, una consistente plusvalenza. Non solo, può diventare una fonte di reddito pensando in prospettiva alla locazione o all’affitto breve.

 

Un immobile… per due, ma chi paga le spese?

L’usufruttuario, salvo diverse intese, si fa carico della manutenzione ordinaria (deve mantenere l’immobile in buono stato), dell’amministrazione così come di  imposte e canoni annuali.

Al proprietario della nuda proprietà spettano le spese straordinarie.

Per costituire un contratto di usufrutto è sufficiente una scrittura privata che venga trascritta in Conservatoria con autentica delle firme.

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25 Gennaio 2024