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Caro bollette?

Come riscaldare casa spendendo meno

Il Generale Inverno avanza a passo spedito e questa volta c’è il rischio di indossare cuffia e sciarpa anche in casa. L’aumento dell’inflazione combinato al drammatico scontro in Ucraina, infatti, non lasciano dubbi sul fatto che le bollette rischiano di essere più alte, e di molto, rispetto al passato.

Vale quindi la pena di considerare qualche soluzione alternativa al riscaldamento a gas e insieme l’adozione di buone pratiche per contenere gli aumenti trascorrendo la stagione fredda nel tepore di casa. 

Cominciamo dai metodi alternativi di riscaldamento e mettiamo in chiaro che caldaie elettriche o ioniche, così come il riscaldamento elettrico a pavimento non garantiscono risparmi sensibili rispetto al sistema tradizionale. Più interessante la pompa di calore per cui si stima un risparmio che varia tra il 25 e il 30%. 

Infine la caldaia a biomassa, l’unico sistema a combustibile a fonte rinnovabile, che prevede l’utilizzo di legna, pellet, scarti agricoli ecc. Se si ignorano i limiti legati allo stoccaggio e al caricamento del materiale, in questo caso il risparmio è assai più interessante. Per riscaldare una casa di 100 metri quadri, secondo l’Associazione Italiana Energie Agroforestali, si risparmierebbero 900 euro all’anno utilizzando la legna, 700 usando il pellet: rispettivamente -55% e -44% rispetto alla bolletta del gas.

Numeri interessanti se non fosse che… installare o trasformare una caldaia richiede tempo e ha dei costi, spesso considerevoli. Vale la pena investire? Probabilmente sì valutando i giusti tempi di rientro. Si tenga comunque conto che le stesse ragioni che hanno portato all’aumento del gas (inflazione e guerra in Ucraina) hanno prodotto aumenti anche per pellet e legna: il primo è passato dai 5 euro per un sacco da 15 chili ai 14 di oggi, la seconda è passata dai 12 euro al quintale del 2021 ai 20 di oggi.

Intervenire sull’hardware di casa non è l’unica soluzione. Enea (l’Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile), ad esempio, ha sviluppato un piano che consentirebbe di risparmiare fino a 180 euro per famiglia. Basta abbassare di un grado la temperatura del termostato, da 20 a 19 gradi, e ridurre di un’ora l’accensione del riscaldamento: un primo step che ridurrebbe i consumi circa del 14%. Per raggiungere quota -180 euro in bolletta, però sarebbe necessario ridurre di 15 giorni il periodo di accensione. 

La stessa Agenzia suggerisce delle buone prassi che rappresentano dei “turbo” per ottenere risparmi consistenti. Basta un pizzico di attenzione in più… ricordiamo di spegnere la spia dello stand by della TV; utilizziamo la lavatrice soltanto a pieno carico, con temperatura mai sopra i 60°C o la lavastoviglie a mezzo carico impostando la temperatura a 50° C; in cucina usiamo piani cottura ad induzione e microonde al posto del forno elettrico, coperchi e pentole a pressione per far bollire e per far cuocere i cibi; installiamo luci a Led ed elettrodomestici con classi energetiche elevate. Per ricordare solo alcuni dei consigli. 

9 Settembre 2022