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Caos immobiliare?

Qualche coordinata per non perdere la bussola!

Il mercato immobiliare corre veloce.
Cambiano rapidamente il contesto e le tendenze ed i segnali dal mondo dell’economia non lasciano indifferenti i potenziali acquirenti e venditori sempre più informati (ricordi, ad esempio, gli aumenti dei tassi di interesse decisi dalla BCE che abbiamo approfondito qui?).

Per i professionisti del settore aggiornamento e formazione sono le parole chiave per rispondere con efficienza ed efficacia alle richieste dei clienti e offrire migliori servizi e soluzioni su misura.

In quest’ottica il nostro staff ha partecipato alla due giorni del Real Estate Awards di Milano.
Un momento di confronto e approfondimento in cui si è tornato a sottolineare l’importanza di un approccio tecnologico e digitale, di cui la nostra agenzia ha da tempo fatto un punto di forza (leggi qui).
Commisurando il supporto digitale e il rapporto diretto con gli agenti, infatti, siamo al fianco del cliente in ogni fase dell’intermediazione, dalla selezione dell’immobile fino alla consegna delle chiavi.

Il tema certamente più rilevante anche all’appuntamento milanese, però, è stato quello dell’obiettivo “casa green” fissato dall’Europa con zero emissioni nette entro il 2050 (tutti i dettagli qui).

L’Unione Europea stanzierà circa 600 miliardi di euro nei prossimi sette anni per tagliare un traguardo ambizioso che richiede un forte impegno di ogni stato membro.

Per il mercato Italiano si stima che saranno interessati 12,4 milioni di edifici residenziali: 6,2 milioni di unifamiliari, 4,7 milioni di bifamiliari o plurifamiliari e 1,2 milioni di condomini.

Ristrutturazioni e riqualificazioni energetiche che interesseranno circa l’80% del parco immobiliare del belpaese con una spesa media di 40.000 euro per gli interventi sugli appartamenti e 120.000 euro sulle ville unifamiliari.

Che fare?

Ristrutturare – magari grazie ai citati fondi UE – oppure scegliere di vendere e investire in appartamenti con classi energetiche più alte?

Uno scenario che, se possibile, aumenta ulteriormente il livello di complessità del comparto soprattutto se letto con uno sguardo al recente sondaggio congiunturale sul mercato delle abitazioni effettuato da Banca d’Italia, Agenzia delle Entrate e Tecnoborsa.
Nel report si evidenzia come le agenzie interpellate prefigurino una diminuzione dei prezzi nei prossimi due anni.

Quali sarebbero gli indizi?
In primis lo sconto medio che nell’ultimo quadrimestre 2022 sarebbe passato dall’8,4 all’8,8%.
A seguire il tempo di vendita, ovvero dalla scelta dell’immobile alla firma del compromesso, salito in media da 5,9 a 6,1 mesi.
Infine, il divario di prezzo: tra quanto richiesto dal venditore e le disponibilità di chi vorrebbe comprare.
Se tre indizi fanno una prova… e chi siamo noi per contraddire Agatha Christie, oggi più che mail l’agente immobiliare deve riconfigurare le proprie attitudini.

Non basta essere dei buoni “commerciali”, occorre diventare dei professionisti capaci di accompagnare e consigliare il cliente: il focus non può più essere soltanto una questione di intermediazione, bensì una consulenza cucita su misura alle esigenze di venditori e acquirenti.

14 Marzo 2023